Vertenza Lsu- Lpu, i sindaci pronti a manifestare a Roma, davanti al Ministero del Lavoro. Il primo cittadino di Amendolara Salvatore Antonio Ciminelli, unitamente agli altri colleghi dell' area, domani saranno nella Capitale, per far sentire la propria voce di protesta. Al suo seguito, anche lavoratori e sindacalisti che incontreranno il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon. E intanto il sindaco di Roseto Capo Spulico Rosanna Mazzia ha chiesto ed ottenuto dal suo presidente del Consiglio comunale Sabrina Franco di convocare in seduta permanente il civico consesso, fino alla fine della vertenza, chiedendo ai sindaci di fare la stessa cosa nei propri comuni. calabresi. Il bacino dei Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità che attendono la stabilizzazione da oltre venti anni è diventato ormai un vero ammortizzatore sociale con tante famiglie che si reggono su questo reddito e tanti piccoli comuni, che grazie a questi lavoratori, garantiscono i servizi. Il Governo sta vagliando la questione proprio in questi giorni (gli ex Lsu–Lpu nel Meridione sono oltre 20 mila) valutando alcuni emendamenti presentati a tal proposito. Ma al momento, se da Roma non dovessero arrivare novità importanti, questi lavoratori dal 1 gennaio 2019 resterebbero a casa. Ormai è giunto il momento di condurre in porto questa vertenza, stabilizzando definitivamente questi lavoratori ha dichiarato il sindaco di Amendolara, Ciminelli. Sia il Governo che la Regione devono fare la loro parte e stanziare le risorse necessarie per evitare che l’anno prossimo ci ritrovassimo, per assurdo, a parlare ancora di un problema vecchio di 25 anni". La convocazione in seduta permanente del Consiglio Comunale- ha fatto eco l' avvocato Mazzia- vuole essere un segnale istituzionale di sostegno concreto a questi lavoratori ed alle loro famiglie e far arrivare a Roma la voce dei rappresentanti delle istituzioni locali. La Regione Calabria ha mantenuto gli impegni presi finora- ha proseguito il primo cittadino della Città delle Rose- ma adesso è necessaria una azione incisiva da parte del Governo centrale. E’ una sfida di civiltà e di eguaglianza sociale che il Governo non può ignorare, ad iniziare dal premier Conte e dai vicepremier Salvini e Di Maio, il quale si trova a capo anche del Dicastero del Lavoro, ha concluso la sindachessa.