La svolta istituzionale sull’affaire metropolitana leggera è arrivata martedì mattina quando i tredici consiglieri comunali presenti in aula, di maggioranza e minoranza (Apicella, Ambrogio, Caputo, Granata, Rende, Cassano, De Rosa, Morcavallo, Ruggiero, De Marco, D’Ippolito, Gervasi, Morrone), hanno approvato un documento condiviso, dando «mandato al Sindaco di verificare, di concerto con gli Enti firmatari ed il Collegio di vigilanza, la sussistenza delle condizioni tecniche, giuridiche e finanziarie, per una riapertura immediata della circolazione sul Viale Parco, fino alla realizzazione della viabilità alternativa prevista dall'Accordo di Programma. Laddove questa ipotesi non dovesse essere praticabile, si chiede al Sindaco di verificare la possibilità di una riapertura immediata di almeno una carreggiata del Viale, tale da consentire la circolazione nei due sensi di marcia». Considerato il periodo e la bufera giudiziaria che ha coinvolto e travolto, tra gli altri, il presidente della Regione e l’ingegnere Zinno che era il responsabile del procedimento del cantiere metro, come riporta la Gazzetta del Sud sarà inevitabile aspettare gennaio per cominciare a muovere qualche passo concreto, con gli automobilisti costretti a soffrire ancora i disagi provocati dalla chiusura d’una delle due carreggiate di Viale Mancini.