È già costato un patrimonio, tra studi di fattibilità, progetti preliminari, consulenze. Tanti quattrini per un trenino che, da anni, viaggia solo nelle carte della Regione, da Cosenza a Rende, andata e ritorno. Un convoglio finito in un vicolo cieco, una trappola nella quale rischia di restare incagliato. È stata una interrogazione del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, ad alzare il velo sulle attuali difficoltà che impediscono al governo calabrese di fare quello che avrebbe già voluto fare da tempo. L'assessore Roberto Musmanno, nella sua risposta, lascia intendere che, nonostante gli sforzi dell'ente, la metroleggera rischia di diventare una incompiuta. Piccoli e grandi problemi impediscono di passare alla fase esecutiva di quel progetto che avrebbe già dovuto essere consegnato da più di un anno. Problemi di natura economica, innanzitutto. Ci sono ad esempio 25 milioni di euro di nuove spese che fanno lievitare i costi dell'opera. E Guccione incalza: «Venticinque milioni che confermano l'errata valutazione sulle risorse necessarie per la realizzazione della Metrotranvia. Così come le altre criticità riscontate sono riconducibili alle procedure espropriative e alla variazione del materiale rotabile. Purtroppo, non ci eravamo sbagliati, la consegna del progetto esecutivo era inizialmente prevista per il 24 gennaio 2018. È trascorso oltre un anno e ancora non è stata redatto. Il rischio è che l'opera non possa essere portata a termine». Per adesso, i lucchetti del cantiere resteranno chiusi. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Cosenza in edicola oggi.