La sanità affoga nei debiti. Denaro che esce e non rientra mai, medici e infermieri che vanno in pensione e non vengono rimpiazzati, corsie che restano senza posti letto e ospedali chiusi ai ricoveri. Nella regione degli sprechi e del disavanzo miliardario accumulato dal sistema-salute, si continuano a bruciare quattrini in stipendi di manager, di commissari, di esperti, di collaboratori e di semplici pensatori.
L'attuale quadro finanziario, al quale rimane saldamente ancorato il nostro sistema-salute regionale, non consente giochi di prestigio o manovre azzardate. Senza quattrini a disposizione è difficile programmare il ritorno alla normalità.
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