Ancora bufera sulla Terme Luigiane. Avrebbero dovuto essere stati espletati da quattro anni una serie di adempimenti ai quali i Comuni non hanno dato seguito. Una interrogazione a risposta scritta è stata presentata dai consiglieri comunali Sandra Ricco e Mauro Avolio. I due rappresentanti dell’assise si chiedono perché non si è proceduto al trasferimento dei beni ai due Comuni, considerato che detta operazione secondo il sindaco di Guardia Piemontese, è necessaria al fine di procedere alla pubblicazione del bando di gara. Si tenga conto che, per come già evidenziato, le operazioni di inventario sono state già espletate in data 20 settembre 2016. «Perché non procedere con l’emanazione del bando pubblico considerato che il due Comuni, all’esito della ricognizione effettuata già in data 20 settembre 2016, hanno già in mano la consistenza dei beni di proprietà, che a limite rimarrebbero semplicemente in uso momentaneo e sino all’individuazione del nuovo sub-concessionario, all’attuale gestore del compendio il quale, medio tempore, potrebbe continuare a gestire il compendio, nel pieno rispetto di quanto sancito nell’accordo sottoscritto dinnanzi al Prefetto l’08 febbraio 2019 per poi provvedere alla riconsegna effettiva nel momento in cui, all’esito del bando, verrà individuato il sub concessionario». A dire di Vincenzo Rocchetti primo cittadino di Guardia il bando pubblico sarebbe pronto per il completamento: «Mancherebbe solo un “pezzo”, ovvero una parte relativa ai beni immobili del compendio in gestione alla Sateca Spa che comprende anche una serie di beni di proprietà dei Comuni. Per completare il bando per l’individuazione del nuovo sub – concessionario, è dunque essenziale che la società restituisca questi beni ai Comuni». Ricordiamo che presso la sede della regione sono stati nominati a marzo 2016 i tecnici che avrebbero dovuto inventariare: Piero Ferrari per la Sateca Spa, Giuseppe Caruso per il comune di Guardia Piemontese e Roberto Laino per il comune di Acquappesa.