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Cosenza, nella platea degli evasori spiccano i commercianti

Buco anche nel 2022 per Canone unico patrimoniale e Tari. Imu: su 1317 accertamenti solo 209 pagati

Nonostante il dissesto, le casse semivuote che permettono appena il giusto all’amministrazione comunale complice anche gli scarsi introiti dal sistema di riscossione dei tributi, nella nostra città c’è ancora un lungo elenco di evasori. Commercianti, soprattutto. Come rivelano i dati parziali del 2022 comunicati dalla Società addetta all’attività di accertamento e di riscossione delle entrate tributarie, extratributarie ed entrate patrimoniali, ossia Municipia Spa, ai competenti uffici comunali. Ecco, i commercianti appunto. Nel 2022, i comuni mortali, ossia i cittadini, hanno dovuto fare i conti con u aumento della tariffa Tari pari al 40%. I commercianti, in vece, sono stati “premiati” con una riduzione che non hanno ripagato con la stessa moneta.
I numeri parlano chiaro testimoniando ancora una volta dei buchi che al Settore Tributi di Palazzo Ferrari sperano di colmare durante l’anno. All’amministrazione comunale a questo proposito è stato chiesto di intervenire rivolgendo un appello alla popolazione perché ci sia da parte di tutti (commercianti in primis) una presa di coscienza.
Partiamo dalla lista di carico del canone unico patrimoniale che ha accorpato tutti i tributi minori come la Tosap. Comprende addebiti per 1865 contribuenti che dovrebbero consentire un incasso per il 2022 di circa 820mila euro: al 30 marzo scorso risultano incassati soltanto poco più di 82mila euro.

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