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Il fenomeno Sas nella Terra dei Brunori

Parafrasando la celebre “Terra dei cachi”, rimanendo in tema Sanremese, il fenomeno Brunori ha molti riflessi della nostra realtà. Se non si parte alla ricerca di un futuro diverso, lasciando affetti e luoghi meravigliosi spesso non si emerge, pur se meritevoli. Eppure anche se tra i resilienti molti scelgono di vivacchiare, ce ne sono altri che negli anni continuano ad impegnarsi per perseguire una propria indole artistica o una propria meta professionale pur avendo più volte ricevuto “porte in faccia”. ​​​​​​​​​​​​​ Allora accade che come Brunori ci si ritrova ad essere non più giovanissimi ma molto forgiati nel proprio ambito proprio perché si è continuata a percorrere con “tenacia” la strada verso la “meta” prefissata riprendendo il cammino con maggiore vigoria dopo ogni No ricevuto. E si arriva ad una certa età con grande mestiere e la giusta esperienza, anche di vita, per poter “sostenere” le ulteriori prove che si presentano. ​​​​​​​​​​​ Molti talenti artistici e molti bravi nei loro mestieri e professioni ci sono anche e soprattutto nella nostra difficile terra, forse ancora più bravi proprio perché bisogna faticare e tenere duro mille volte in più. E quando raramente si ricevono i giusti riconoscimenti, si è più pronti, ancora più soddisfatti e difficilmente ci si lascia stravolgere e sviare anche perché ancora “abbarbicati” a certi valori come quelli della famiglia e della appartenenza.​​​​​​​ ​ Brunori rappresenta nuova linfa per tutti costoro e come lui stesso ci dice “Grazie per la grande testimonianza di affetto non per campanilismo ma per rivalsa della nostra terra”, noi ringraziamo lui per avere dimostrato che c’è della positività e tanta a queste latitudini. E ai tanti epiteti dati alla nostra terra possiamo aggiungere anche “La terra dei Brunori”.

Di Carlo Rinaldo

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