Dario Brunori non è soltanto un cantautore. È un pezzo di Cosenza che canta, che racconta, che porta in musica storie e immagini di una terra difficile e meravigliosa. E forse, proprio per questo, l’idea di conferirgli la cittadinanza onoraria della città non sembra affatto un’esagerazione. La proposta arriva da Vincenzo Campanella, coordinatore del circolo di Nazione Futura Cosenza, che ha ufficialmente chiesto al sindaco Franz Caruso e all’amministrazione comunale di riconoscere questo titolo al cantautore cosentino. “Brunori è un figlio della nostra terra – afferma Campanella in una nota – e ha fatto conoscere a livello nazionale molti aspetti della tradizione cosentina. Ha saputo descrivere la bellezza della nostra regione come solo i grandi cantautori sanno fare”. Una proposta che suona come un atto dovuto, soprattutto alla luce del trionfo sanremese e del grande successo che sta ottenendo in questi giorni il suo ultimo album L’albero delle noci. Una cittadinanza onoraria che ha già avuto da San Marco Argentano e che nei prossimi giorni avrà anche da Cassano. È un cuore cosentino che canta all’Italia, Brunori Sas, un artista profondamente legato alla sua terra. Lo si scorge nelle canzoni, nei racconti, nel modo in cui parla della Calabria con amore e ironia, senza mai cadere nella facile retorica. Nei suoi testi ci sono i paesaggi, i vicoli, le atmosfere di una regione spesso raccontata dagli altri con superficialità. Ma lui, con la sua scrittura limpida e malinconica, riesce a restituirne la complessità e la poesia. A Sanremo, dove ha conquistato il terzo posto con L’albero delle noci, ha portato la sua musica d’autore, raffinata e autentica, ricevendo anche il premio della critica per il miglior testo. Un successo che non arriva per caso, ma che è frutto di una lunga carriera costruita con passione e coerenza, senza mai piegarsi alle mode o alle logiche del mercato. E mentre ancora si parla del suo exploit sanremese, il nuovo album sta scalando le classifiche. L’albero delle noci è un disco intenso, poetico, che conferma la capacità di Brunori di raccontare la vita con leggerezza e profondità allo stesso tempo. Un lavoro che sta ricevendo un’accoglienza entusiastica da parte di pubblico e critica, con numeri da record sulle piattaforme di streaming e nei negozi di dischi. Adesso, però, è tempo di tornare sul palco. Il Tour 2025 è alle porte e condurrà Brunori nei più importanti teatri e arene d’Italia, in luoghi simbolo come il Circo Massimo di Roma e l’Arena di Verona. E con date già sold out. Un viaggio musicale che, ovviamente, farà tappa anche nella sua terra, con un concerto attesissimo l’8 agosto al Teatro dei Ruderi di Cirella. Prima di partire per questa nuova avventura, Brunori ha voluto incontrare la sua gente. Giovedì scorso, all’Anfiteatro Tau dell’Università della Calabria, ha accolto con il suo sorriso scanzonato e la sua irresistibile ironia un numerosissimo pubblico che lo attendeva per celebrare il suo ritorno. “Sei mesi di dieta – ha scherzato – l’Italia mi ha conosciuto magro, incredibile!”. Un modo per sdrammatizzare, ma anche per ricordare che, al di là della ribalta sanremese, lui resta sempre lo stesso: il cantautore della porta accanto, quello che si emoziona davanti all’affetto del suo pubblico. Il momento più intenso? Quando ha improvvisato un mini live all’esterno dell’anfiteatro.