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La provincia di Cosenza senza soldi, lavori e investimenti a rischio

sede provincia cosenza

In cassa, ormai, non c’è più un euro. Persino i dipendenti vivono con angoscia la fine del mese col rischio, un giorno o l’altro, di non portarsi a casa lo stipendio. La capacità finanziaria della Provincia (ma non solo di quella di Cosenza) è prossima al default, come scritto in un ampio serizio della Gazzetta del Sud oggi in edicola.

Nel bilancio appena approvato il colore che prevale è il rosso intenso a causa dell’assenza di risorse. La debolezza dei conti in entrata preoccupa gli amministratori, il rischio è quello di sprofondare nel baratro. Il presidente Franco Iacucci ha più volte portato a Roma il disagio dell’ente chiedendo di liberare dalle sabbie mobili quei trasferimenti che il governo centrale cancellò dalla finanziaria del 2015. Alchimie del governo Renzi che, nel 2014, seguendo l’istinto parsimonioso di Delrio, ministro emerito della “spending review”, decise di avviare il processo di estinzione delle Province, declassandole e svuotandone i bilanci, dimenticandosi, però, di sbianchettare anche le competenze.

Due anni dopo, per volontà popolare, fu deciso di ripristinare i vecchi enti. Gli effetti del referendum, però, sono stati congelati, almeno nella parte delle finanze perchè le entrate tributarie sono rimaste a Roma. Ciò che resta, dunque, sono istituzioni vuoti con bilanci evanescenti e senza alcuna possibilità di funzionare.

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