«Se non si trova una soluzione per gli Lsu e Lpu venerdi prossimo rassegnerò le dimissioni. Ho già consegnato l' apposita lettera al mio segretario comunale capo». Il primo cittadino Salvatore Antonio Ciminelli, non ci sta a sottoporre i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità a questa attesa snervante, «alimentata da un inconcepibile silenzio dei deputati calabresi del Movimento Cinque Stelle», che rischia di far perdere loro la serenità anche in vista del periodo natalizio e soprattutto per ciò che concerne il loro futuro occupazionale. Ecco perché, il primo cittadino del paese delle mandorle e della Secca, ha convocato una nuova manifestazione popolare, sempre sulla ss 106 nei pressi dell’ex hotel Grillo, alla Marina di Amendolara, venerdì prossimo alle ore 10. E questa volta, prima di scendere in strada, l'avvocato Ciminelli ha consegnato le proprie dimissioni nelle mani del segretario comunale capo, Nicola Di Leo, invitando tutti i sindaci calabresi a fare la stessa cosa. «In questo modo - ha detto Ciminelli - parteciperò alla manifestazione da semplice cittadino e lavoratore al fianco dei lavoratori. Dato che come sindaco, lo Stato mi rende impotente di tutelare il diritto al lavoro di queste persone». Peraltro la manifestazione prevista ieri sotto il Parlamento a Roma che era stata indetta da Cgil-Cisl-Uil, e a cui il Comune jonico aveva dato l’adesione, predisponendo anche un autobus per accompagnare i lavoratori e gli amministratori comunali nella Capitale, non si è più svolta. E anche su questo Ciminelli ha avuto da ridire: «Perché i sindacati non inducono la programmata manifestazione a Roma? Perché non incalzano con maggiore piglio i deputati e i senatori calabresi sulla questione Lsu-Lpu? Perché, stanno gestendo da soli la vertenza lasciando da parte la politica calabrese?». E ancora, Ciminelli si chiede e chiede a loro «come mai si cerca di fossilizzare la protesta soltanto a livello locale, arrecando enormi disagi ai comuni che non riescono a garantire appieno i servizi ai cittadini visti i presidi dei lavoratori davanti ai municipi, e non la si sposta nella Capitale dove avrebbe più visibilità?». Il sindaco chiama ancora una volta alle proprie responsabilità i vice-premier Salvini e Di Maio, esortandoli a «rinviare di qualche giorno la discussione sul Reddito di Cittadinanza e sulle Pensioni quota 100, per reperire le risorse necessarie utili ai lavoratori calabresi».