Il ministro Bonisoli annulla la visita a Cosenza, il sindaco Occhiuto: "Boicottaggio del M5s"
«Era stato fissato un appuntamento per venerdì nella casa comunale, ma la segreteria particolare del ministro mi riferisce che la visita è saltata. Dopo l'accoglienza in Comune, saremmo poi andati insieme in prefettura, alle 9,30, per un tavolo congiunto con la Soprintendenza ma, a seguito di pressioni da parte di esponenti politici locali dei Cinquestelle a cui evidentemente fa riferimento il ministro, mi è stato comunicato che Bonisoli non verrà il Comune». Lo ha detto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Fi, in una conferenza stampa convocata per annunciare la visita a palazzo dei Bruzi del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli programmata per venerdì prossimo e improvvisamente annullata. «Voglio dunque stigmatizzare - ha aggiunto Occhiuto - il fatto che qui in Calabria esiste un atteggiamento di boicottaggio continuo, su vari livelli, di cui noi nel corso di questi anni siamo stati vittime in riferimento al blocco di tanti progetti. Tutto ciò non penalizza il sindaco, che non ha mai anteposto questioni di partito al bene collettivo, penalizza i cittadini». Nel corso dell’incontro, Occhiuto ha fornito dettagli riferiti al dialogo intercorso per organizzare la visita evidenziando che «ci sono azioni diffuse portate avanti per danneggiare un’amministrazione comunale. Azioni provenienti dai Cinquestelle come pure dal presidente di Regione, come messo in luce da un’inchiesta giudiziaria. Eppure le idee si combattono con altre idee e con gli strumenti che la legge mette a disposizione, non così». «Al ministro Bonisoli durante il nostro incontro - ha detto ancora Occhiuto - avrei presentato il complesso programma sul Centro storico che, fra l’altro, conta finanziamenti già approvati per circa 43 milioni di euro, nell’ambito dell’Agenda urbana, del Piano per le Periferie e dell’Accordo quadro con la Regione sulla Metro. Inoltre, la messa a danno che abbiamo attuato per i proprietari che non hanno adempiuto all’obbligo degli interventi sulla sicurezza degli edifici di loro proprietà, è andata avanti. Abbiamo provveduto alla schedatura di ogni singolo edificio a rischio, stilando sia un quadro finanziario che un quadro manutentivo». «Ho detto alla sua segreteria particolare - ha sostenuto ancora il sindaco di Cosenza - di riferirgli che se un ministro si fa condizionare da esponenti locali del suo partito, significa che non può fare il ministro perché non rispetta le istituzioni. Il Comune non può essere escluso dal dialogo perché è l’ente che deve progettare e programmare gli interventi, esplicando le procedure di azioni che riguardano investimenti sul proprio territorio. Questo un ministro dovrebbe saperlo».