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Elezioni provinciali a Cosenza, Ambrogio spacca il Pd

La sede della Provincia di Cosenza

«No, non ho deciso io la mancata candidatura di Marco Ambrogio nella lista del Pd. L’ha stabilito la commissione responsabile della formazione delle liste, votata dalla Direzione provinciale. Espulsione? Vedremo».

Lo ha dichiarato ieri alla Gazzetta il segretario provinciale del Partito democratico, Luigi Guglilmelli, sul giallo legato al giovane amministratore all’ultimo momento sparito dalla griglia Provincia democratica, espressione diretta del Pd, comparendo però addirittura quale numero uno nell’elenco di Insieme per la Provincia, la lista del presidente Franco Iacucci, nella preparazione della quale ha avuto un ruolo chiave il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea.

Un’altra lettura del caso Ambrogio (marito dell’assessore della giunta Occhiuto Rosaria Succurro) la dà la deputata Enza Bruno Bossio. «C’è stata una discussione politica prima nella direzione provinciale e poi nella commissione per la lista. Pure Guccione era d’accordo sull’impossibilità di candidare Ambrogio col Pd o la lista del presidente, perché ha più volte espresso il suo favore nei confronti di Mario Occhiuto. Vuole restare nel Pd e sostenere Occhiuto? Non è possibile, per lui come per Callipo. Occhiuto non è un candidato civico ma di Fi, il vice sindaco e suo fratello sono deputati di Forza Italia. Quindi nessun veto, diktat o ostracismo», sigilla Bruno Bossio.

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Cosenza in edicola oggi.

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