Mezzo Cosentino si prepara a tornare alle urne secondo un copione riesumato per arginare e smaltire il malessere che ribolle nel ventre di questo grande territorio. Una provincia enorme che fatica a tirarsi fuori da una crisi che non è più solo economica e sociale ma è, soprattutto, d’identità. Una crisi che ha fatto scomparire posti di lavoro soprattutto per i più giovani e cancellato opportunità di sviluppo. Agli aspiranti amministratori di questi territori i 301.498 cittadini, nel mese di maggio, chiederanno idee e progetti per avviare la risalita. Sarà un test elettorale importante perché impegnerà poco meno della metà della popolazione residente divisa in 69 diversi centri della provincia di Cosenza. La nuova entità di Corigliano-Rossano, oltre ad essere la città più grande chiamata alle urne, è uno dei 20 comuni italiani dove si voterà per la prima volta dopo la fusione amministrativa che ha portato alla nascita della terza città della Calabria per numero di residenti e superare così la fase di commissariamento. Riflettori accesi su Rende e Montalto, gli unici due centri dove sarà teoricamente possibile il ballottaggio.Q
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia