Sciolto per mafia: Il consiglio comunale di Amantea rimarrà commissariato insieme alla intera gestione dell'ente pubblico territoriale per i prossimi 18 mesi per via dei pericolosi condizionamenti esercitati dalle cosche della ndrangheta. L'avventura del sindaco Mario Pizzino e della sua giunta finisce con il decreto proposto dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Già una prima volta, nello scorso decennio, il Comune aveva subito l'onta dello scioglimento: il primo cittadino era Franco Tonnara che, tuttavia, ottenne successivamente dal Tar l'annullamento del provvedimento e riprese la guida della città. Il sindaco Pizzino si era già dimesso nelle scorse settimane per i gravi contrasti sorti con le forze politiche che compongono la maggioranza. Amantea è un centro importante della costa tirrenica cosentina e d'estate diventa meta di migliaia di turisti per via della disponibilità di centinaia di posti letto offerti dalle numerose strutture ricettive esistenti. Appalti manipolati: la mensa, il porto, i parcheggi, la derattizzazione. La procura di Paola e la Guardia di finanza nel 2018 hanno avviato una indagine culminata nella incriminazione di ex amministratori e imprenditori di Amantea sostenendo che su molti servizi locali fosse esercitata una fraudolenta manipolazione di gare, appalti e affidamenti . Il procedimento penale è in corso. Su Amantea agiscono cosche storiche della 'ndrangheta come dimostra una operazione condotta dalla Dda di Catanzaro negli anni scorsi - "Nepetia" - che condusse alla incriminazione anche di esponenti politici locali oltre che del capobastone Tommaso Gentile, poi condannato. Nel Cosentino sono stai in precedenza sciolti i comuni Di Corigliano e Scalea. L'ex sindaco di Amantea ed ex consigliere regionale dell'Udeur Franco La Rupa è stato condannato con sentenza definitiva per aver mantenuto contatti con le cosche mafiose di Cassano. L'uomo politico, attualmente sotto processo per altre vicende, è stato invece assolto dall'accusa di aver amministrato la sua città sotto l'influenza delle consorterie amanteane. Ad Amantea agiscono i gruppi riconducibili alle famiglie Gentile ed Africano. Dal 1991 ad oggi sono stati sciolti in Calabria 115 comuni per mafia. Non solo: negli ultimi due anni sono state sciolte per condizionamenti della ndrangheta pure le Aziende sanitarie provinciali di Reggio Calabria e Catanzaro. Tra i comuni di media grandezza sciolti più volte per infiltrazioni mafiose in Calabria figurano Gioia Tauro, Taurianova e Lamezia Terme, mentre il primo comune capoluogo ad essere commissariato per condizionamenti della ndrangheta è stato Reggio Calabria.