Ripartire ma in sicurezza. L'auspicio degli addetti ai lavori spesso cozza con la realtà, che a volte si rivela irta di ostacoli. Rimuoverli è l'imperativo categorico di chi opera nel mondo della scuola, come negli altri settori colpiti dalle conseguenze scaturite dall'emergenza coronavirus. Secondo le previsioni dell'apposito ministero le aule dovrebbero riaprire il prossimo 14 settembre, ma fino a quella data, che poi non è neppure così lontana, molti passi vanno ancora compiuti.
Ieri c'è stato un primo step a Palazzo dei Bruzi, con l'assessore al ramo, Matilde Spadafora Lanzino, che ha incontrato una delegazione di dirigenti scolastici, insieme al sindaco, Mario Occhiuto e al suo vice Francesco Caruso, che essendo anche titolare ai Lavori pubblici è impegnato a capire cosa serve affinché gli Istituti cittadini possano spalancare le porte agli alunni a metà del mese di settembre. Ci sarà bisogno, per esempio, di stanze più grandi per mantenere il distanziamento fisico, più tutto ciò che concerne la sicurezza, appunto. Dalla conferenza dei servizi sono emerse numerose proposte, da mettere in campo in tempi relativamente brevi. Compreso il sopralluogo presso le medesime scuole per verificare gli eventuali interventi da effettuare. Così il sindaco: «Il nostro compito è quello di supportare la scuola con spirito costruttivo. I tempi per assumere le decisioni condivise che condurranno alla riapertura delle scuole dopo il lockdown sono quelli giusti".
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