Superata la fase delle convulsioni psicopolitiche di queste ultime settimane, Palazzo dei Bruzi ha adottato (in attesa dell'indispensabile parere ministeriale) la sua nuova identità finanziaria approvando l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato con 18 consensi (quelli della maggioranza e del sindaco, Mario Occhiuto) e una sola astensione (il consigliere di minoranza Marco Ambrogio). L'opposizione, invece, non ha partecipato al voto. La decisione è stata comunicata dal consigliere di Italia Viva, Bianca Rende, ultima a lasciare l'aula. Il documento è passato dalla cruna di un dibattito durato tre ore e aperto dalla relazione dell'assessore Francesco Caruso che ha rischiarato le linee principali che rappresenteranno la bussola della spesa per i prossimi tre anni. Un discorso illuminato dalla fede nella rinascita economica attraverso necessari tagli per ridurre l'indebitamento senza, però, far mai mancare ossigeno e denari al welfare e ai lavori pubblici, anche grazie al sostegno della Regione. Quattrini che arriveranno dalla vendita del patrimonio immobiliare e dal recupero dell'evasione dei tributi. Sotto la maschera del formalismo contabile si dovranno chiudere le falle degli sprechi che in questi anni hanno spianato la strada verso il dissesto. «Nell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato - ha spiegato Caruso - c'è tutto quello che fa capo a un'azione in grado di garantire l'operatività minima di un comune e che può ritenersi indispensabile. Ci auguriamo che l'indirizzo dato al documento possa soddisfare un'aspettativa importante della città: dare continuità ai servizi essenziali, come la refezione scolastica, gli asili, il pre e post scuola, ecc. Nella condizione di dissesto c'è bisogno di utilizzare le prospettive di nuovi contratti ed eliminare gli sprechi, così come è necessario procedere all'ottimizzazione e razionalizzazione dei servizi offerti. Abbiamo già intercettato dei fondi esterni, grazie alla disponibilità della presidente della Regione Jole Santelli e dell'assessore al Welfare Gianluca Gallo, sia nel settore del welfare che dei lavori pubblici». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza