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Corigliano Rossano, le preoccupazioni di Turano (FI): "L'Amministrazione ha fatto poco"

Le preoccupazioni del partito di Forza Italia di Corigliano Rossano che a distanza di un anno dal rinnovo del Consiglio comunale vedrebbe uno stallo amministrativo che solo i tifosi dell’attuale amministrazione non vedrebbero e che dovrebbero, invece, fare un bagno di umiltà e guardare alla realtà.

Le preoccupazioni giungono dal commissario del partito Azzurro, Giuseppe Turano, che ritiene come in questo anno  “l’amministrazione ha realizzato poca cosa, rispetto alle tante problematiche che affliggono il territorio”. “Abbiamo sperato – aggiunge l’esponente azzurro - forse anche creduto, che questa Amministrazione, rispetto alla quale siamo ideologicamente e politicamente distanti, potesse rappresentare realmente la tanto decantata rivoluzione, augurandoci di vedere donne e uomini impegnati nel rilancio e nella costruzione della città unica, con spirito di servizio e sentimenti di umiltà. E, invece – ribadisce - ormai la speranza ha lasciato il posto alla delusione”.

Tra le problematiche su cui gli azzurri puntano la loro attenzione “la crisi idrica, rifiuti, macchina amministrativa, randagismo, sono solo alcuni esempi di un disastro che rischia di creare danni irreparabili”.

Non nascondono le loro critiche verso la gestione delle problematiche legate alla scuola, il cui inizio, secondo F.I., poteva rimanere quello fissato del 24 settembre, così come avvenuto in altri comuni, se ci fosse stata collaborazione e sinergia con i dirigenti scolastici e se ci si fosse attivati per tempo. Secondo i rappresentanti di Forza Italia per garantire gli spazi sufficienti e per consentire agli alunni di ritornare a scuola in sicurezza e mantenere il distanziamento sarebbe stato necessario recuperare spazi negli stabili di proprietà pubblica, mentre fanno presente che “negli ultimi giorni “circolano voci, alle quali non vogliamo credere, secondi cui si starebbe ricorrendo a immobili di privati senza seguire l’iter normativo”. Concludono facendo presente che sulla questione scuola vi sarebbero stati solo comunicati autocelebrativi. Auspicano, quindi, “una chiara e netta inversione di rotta altrimenti, più che alla rivoluzione, bisogna pensare alla ritirata”.

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