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Acri, l'opposizione cittadina dice "no" al reparto Covid in Chirurgia

Riflettori ancora puntati sulla questione ospedale, in particolare dopo la decisione di utilizzare il reparto di chirurgia del “Beato Angelo” come reparto Covid. Una decisone questa assolutamente non condivisa dai consiglieri di opposizione Anna Vigliaturo, Emilio Turano, Maurizio Feraudo, Marco Abbruzzese, Luigi Caiaro e Giuseppe Intrieri che hanno accusato l’amministrazione di molta confusione e poca coerenza.

“Consapevoli della grave situazione sanitaria e del fatto che è giusto che i pazienti Covid trovino allocazione in qualche presidio, ci chiediamo quale beneficio trarrà il nostro ospedale da tutto questo?”. I consiglieri hanno quindi invitato il sindaco Capalbo a rivedere la sua posizione e ad aprirsi ad un confronto democratico. Intanto, sempre in queste ore, è tornato ad intervenire sulla questione il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro.

“Il sindaco Capalbo ha uno strano modo di tutelare la salute dei suoi concittadini. Sabato scorso ha esultato perché l’ASP di Cosenza avrebbe deciso di chiudere il reparto chirurgia ed interrompere altri servizi erogati dell’ospedale di Acri per fare spazio al reparto Covid. Come si può essere contenti – ha concluso - di una simile opzione?”

Immediata la replica di Capalbo il quale, accusando Molinaro di essere in piena campagna elettorale lo ha invitato in Municipio per un confronto. “Non c’è stata nessuna chiusura del reparto di chirurgia – ha spiegato Capalbo- in quanto da oltre 10 anni non svolge interventi in regime d'urgenza, ma solo interventi programmati che si continueranno a fare”.

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