Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede al Governo un provvedimento d’urgenza che stabilisca che «chi ha partecipato ad almeno una competizione elettorale regionale con una propria Lista, in tutte le circoscrizioni della regione, e con un suo candidato alla Presidenza ed ha il proprio simbolo depositato regolarmente al Viminale, deve essere esonerato dalla raccolta delle firme per la partecipazione alle prossime elezioni regionali, così come avviene per tutti i partiti presenti in Parlamento e nei consigli regionali», afferma Corbelli, che spiega «come sia giusto, istituzionalmente corretto e doveroso, nel rispetto dei diritti civili e politici, che un Movimento, come il nostro, venga esonerato dalla raccolta delle firme per la presentazione della propria Lista alle elezioni regionali del 14 febbraio 2021, in virtù del fatto che lo stesso Movimento ha già partecipato ad una competizione regionale, nel 2000, con proprie liste in tutta le cinque province e con una sua candidatura alla Presidenza della Regione. Cosa che ha poi ripetuto anche quattro anni dopo, nel 2004, alla elezioni della Provincia di Cosenza, con la Lista Diritti Civili e candidati in tutti i 36 collegi provinciali».
Ma l’esonero delle firme Corbelli lo chiede alla luce di un altro importante e fondamentale diritto acquisito, «con il regolare deposito del simbolo di Diritti Civili al Viminale, avvenuto in occasione di consultazioni politiche nazionali e, addirittura, anche per le Elezioni Europee. Ritengo - continua Corbelli - che in una situazione emergenziale e drammatica come quella attuale, con la minaccia della terribile pandemia, sia praticamente impossibile raccogliere, in meno di un mese e in pieno periodo natalizio, le migliaia di firme, tutte regolarmente autenticate e con i nomi del candidato Presidente e dei candidati consiglieri già tutti stampati sui fogli, già da domani, dall’inizio della raccolta delle firme. La gente, per colpa del Covid, ha paura finanche di fermarsi a parlare con qualcuno, figurarsi di recarsi, durante le Festività Natalizie, al banchetto a firmare per una Lista. Per questo è assolutamente ingiusto obbligare partiti e Movimenti - conclude Corbelli - a raccogliere migliaia di firme, in pochi giorni e in piena ondata pandemica. L’obbligo delle firme poi diventa non solo assurdo e inaccettabile, ma anche incostituzionale e penalizzante per un Movimento come Diritti Civili che rischia di non poter partecipare alla competizione regionale, dopo aver partecipato, da solo con la propria Lista, a competizioni provinciali, regionali ed aver depositato il proprio simbolo al Viminale in occasione di Elezioni Politiche ed Europee».
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