«Di fronte a prese di posizione così radicali ed intransigenti, anche in considerazione dei disagi che ne derivano, registriamo la comprensibile reazione di diversi cittadini che avevano già predisposto azione legale e per i quali non c’è stata scelta che quella di iscrivere la causa a ruolo e chiedere al competente tribunale amministrativo di pronunciarsi sulla legittimità o meno degli aumenti di quest’anno». È quanto si legge in una nota del gruppo di opposizione Per Scalea in merito all'aumento dei tributi locali stabiliti dall'amministrazione comunale.
«Abbiamo tutti confidato - esordisce l'opposizione nella nota - nella possibilità che l’amministrazione comunale potesse ammettere gli errori da più parti evidenziati circa gli aumenti delle imposte Tari e S.I.I. in corso, e potesse riportare le tariffe ai termini già approvati dal commissario Massidda nel settembre scorso, ma non c’è stato niente da fare. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Perrotta, pur rifacendosi a un documento richiesto ai funzionari comunali e per nulla conferente rispetto alle evidenziate illegittimità, ha respinto ogni ipotesi di correzione, non tenendo conto neanche del fatto che le tariffe Tari non pubblicare sul portale del Mef non sono applicabili ai cittadini».
Il gruppo di opposizione Per Scalea evidenzia infine che «un eventuale accoglimento del ricorso, rispetto al quale si registrano diverse volontà di adesione di altri cittadini, oltre a consentire la giusta riduzione delle somme pretese dall’amministrazione in una misura che si stima prossima al 40%, potrebbe avere conseguenze non indifferenti per la maggioranza che ha approvato i vari atti di aumento ed i successivi atti di conferma degli stessi».
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