L’effetto boomerang pare non si sia ancora avvertito a queste latitudini e la diatriba nata in campo nazionale tra Forza Italia e Lega da una parte e Fratelli d’Italia dall’altra ha provocato fioche reazioni in riva al Crati, considerata come distante dalle logiche cittadine. Il centrodestra cosentino, però, quando sembrava imminente l’annuncio del candidato a sindaco, ha tirato il freno a mano e ogni decisione è destinata a slittare.
Qualche passo in avanti, tuttavia, sarebbe stato prodotto nel fine settimane appena trascorso rispetto alla scelta di colui il quale possa rappresentare tutta la coalizione alle amministrative di ottobre. Già, perché vige ancora il dualismo nel contenitore che raggruppa i partiti di area, specie tra la componente azzurra e i meloniani, con quest’ultimi a rivendicare la primogenitura sull’aspirante alla fascia tricolore in virtù del ticket staccato per la scalata alla Cittadella tra i berlusconiani e il Carroccio.
Da qui il tentativo, da parte dei partecipanti al tavolo delle trattative, di individuare anche una strategia alternativa, da mettere in campo nel caso i nomi portati al cospetto degli alleati non rispondessero alle attese.
Il classico candidato di superamento, capace di raccogliere il consenso di tutto il centrodestra e tenere unito il fronte fino all’appuntamento con le urne.
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