Correva l’anno 2016 ed era inizio giugno quando Mario Occhiuto incassò al primo turno il trionfo (24.332 voti pari al 58,95%) che lo riportò sullo scranno più importante di Palazzo dei Bruzi dopo il golpe di febbraio con la sfiducia di diciassette consiglieri comunali. Le liste La più votata fu “Forza Cosenza”, versione bruzia di Forza Italia, con 4.258 voti pari al 10,64%. Al secondo posto “Occhiuto Sindaco”, altra lista collegata al primo cittadino uscente: 3.491 preferenze, pari all’8,74%. Terzo in graduatoria un altro degli elenchi allestito intorno alla candidatura dell’architetto, “Cosenza Positiva”, targata Fausto Orsomarso: 7,43% grazie a 2.992 voti. Subito giù dal podio, al quarto posto, il “Partito democratico” schierato con Carlo Guccione: 2.820 preferenze. Quindi “Occhiuto Bis” (2.613 pari al 6,53%) , “Cosenza Popolare” riconducibile ai fratelli Gentile a sostegno di Enzo Paolini (1.982 pari al 4,91%). Nelle zone alte della classifica anche la lista “Uniti per la città” (1.872 pari a 4,61%) nell’orbita di Guccione, tallonata da “Cosenza Libera” agganciata all’assessore uscente Francesco De Cicco e quindi nel gruppone pro Occhiuto (1.620 pari al 4,01%), poi la “Grande Cosenza” di Guccione (1.593 pari al 4,01%). Bisogna scendere di qualche posizione per trovare la lista collegata a Morrone, “Prima Cosenza” (1.120 pari al 2,81%) e quella a Giacomo Mancini, “Oltre i colori” (708 pari all’1,8%). Buona performance per la lista del candidato Valerio Formisani “Cosenza in Comune” (1.154 pari al 2,9%) che però non ha ottenuto il quorum per l’accesso in consiglio comunale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza