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Rende, i principiani: "La vendita dei terreni all’Unical? Un affare. Ma solo per l’ateneo!"

Il sindaco di Rende Marcello Manna e il rettore dell'Unical Nicola Leone

Sulla vicenda dell’ex Cud ormai il dato è tratto. Unical e Comune hanno fatto “pace” e firmato, dopo 15 anni, la transazione per la vendita del terreno e le destinazioni del palazzo in centro città. Non tutti però sembrano essere entusiasti dell’accordo e soprattutto della cifra pagata dall’università. «Si celebra la svendita all’Unical, da parte del Comune di Rende, del terreno ove insiste l’ex Cud, esteso ben 10mila metri quadrati. Dalla svendita il comune ha ricavato poco più di 1,6 milioni di euro; mentre solo pochi anni fa dalla cessione, nella stessa area, di poco più di 3.800 metri quadrati erano entrati nelle casse comunali ben 1.731.000 euro. A voler tacere che, in caso di contenzioso, il proprietario di un suolo (il Comune di Rende), sul quale è stato realizzato da terzi un immobile, può essere risarcito dal costruttore (Unical) con una cifra che può arrivare al doppio del valore dell’area», scrivono dalla Federazione riformista. «Manna che evidentemente non conosce la storia, definisce pomposamente, in modo autoreferenziale, “storico” tutto quello che fa. Nel caso di specie forse ha ragione, perché è veramente storico l’autogol subito dalle casse comunali», spiegano Principe e i suoi.

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