Corigliano-Rossano, il sindaco Stasi: "Chi critica la fusione è animato da interessi personali"
«La fusione stravolge equilibri, non c’è dubbio, e rende il compito di un’Amministrazione Comunale, soprattutto la prima, certamente ancor più difficile, ma la nostra comunità non deve avere paura del cambiamento. Soprattutto non deve farsi trarre in inganno da chi, invece, quel cambiamento lo teme, dentro e fuori dai confini di Corigliano Rossano, perchè vorrebbe tornare indietro per tornare a gestire (male) indisturbatamente un territorio diviso». Guarda avanti il sindaco Flavio Stasi, il primo sindaco della nuova città, assicurando i cittadini che dalla fusione di due grandi comuni come Corigliano e Rossano scaturiranno altri benefici per la città unica e per il comprensorio pur essendo cosciente delle difficoltà incontrate nei due anni e mezzo di amministrazione e quelle che si presenteranno nella gestione di una grande città. «La sfida della città unica – ribadisce Stasi – è quella più importante per il nostro territorio. Forse non tutti se ne sono accorti, ma Corigliano Rossano è un modello guardato con attenzione da tutta Italia, ed il fatto che siamo al Sud rende il nostro percorso ancor più importante ed ambizioso, in un quadro di forte arretramento generale». Riconosce, tuttavia, che «ogni sfida importante è anche difficile, e più di tutti so quante sono le criticità che quotidianamente affronta l'amministrazione, ma le difficoltà delle fusione, poi, non sono diverse da quelle che hanno caratterizzato tutto il nostro territorio dal dopoguerra in poi: in primis la poca capacità di fare squadra e di guardare avanti. Troppo spesso dalle nostre parti – aggiunge – si sottolinea ciò che divide, non ciò che unisce, guardando sempre indietro e chi guarda indietro, non può che indietreggiare inesorabilmente. A causa di questo nostro difetto, abbiamo perso molte occasioni. Ora dobbiamo cambiare passo, soprattutto con le nuove generazioni». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza