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Crisi idrica a Rende, la federazione riformista contesta le scelte dell’esecutivo Manna

Il sindaco riveste pure il ruolo di presidente di Aic, Ato e Anci

Problemi idrici e scelte amministrative continuano ad alimentare il dibattito locale. Marcello Manna, che è sindaco della città ma riveste anche il duplice, se non triplice, ruolo di presidente dell'Aic- dell'Ato- dell'Anci, sovente viene puntellato dagli avversari politici anche oltre il Campagnano. «Qualche mese fa pubblicamente abbiamo chiesto a chi di dovere a cosa servisse l’Aic. Ovviamente, ci è chiaro che l’Aic dovrebbe gestire, attraverso un soggetto attuatore legalmente selezionato, il ciclo integrato dell’acqua (adduzione, distribuzione e depurazione). Per circa due anni la governance dell’Aic, invero, si è distinta per la produzione di un diluvio di lettere e dichiarazioni e per le innumerevoli convocazioni dell’assemblea dei sindaci, che è riuscita a decidere solamente che la gestione del ciclo integrato dell’acqua deve essere pubblica, ma non è stata in grado di individuare il soggetto attuatore, anche per poter partecipare ai bandi nazionali per ottenere ingenti finanziamenti», scrive oggi la Federazione riformista che parla di acqua pubblica e di problemi regionali, con lo sguardo verso la città.

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