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Cosenza, assemblea provinciale Pd. Lettera aperta di De Simone al commissario Boccia

"Caro Boccia, forse perché, preso da altri impegni politici, non hai potuto essere presente all'Assemblea provinciale di Cosenza di giovedì scorso, spero che qualcuno ti abbia informato del numero e della qualità degli interventi che si sono susseguiti per oltre quattro ore, e che hanno visto ben più di 20 interventi, infatti la riunione si è protratta fino a tarda ora". Sono le parole scritte in un'accorata lettera da parte di Sergio De Simone, ex membro della direzione regionale del partito, indirizzata al commissario del partito democratico di Cosenza, l'ex ministro Francesco Boccia.

"Quindi spero che il tuo giudizio, solo di carattere amministrativo, non sia stato determinato  dall'aver visto solo i video che circolano sul web. Siccome chi ti scrive è stato il primo a porre chiarimenti nella riunione, ancor prima che iniziasse e  per quanto mi riguarda dirimenti, al commissario ing. Graziano , circa i suoi riferimenti al partito calabrese, dove secondo lui negli anni precedenti il tesseramento era frutto delle azioni di "Capo Bastoni" impegnati a contendersi l'appropriazione del partito. Essendo orgoglioso della mia appartenenza alla storia ed alla tradizione della sinistra calabrese in cui ho militato sin da giovanissimo come iscritto alla  FGCI più di 50 anni fa, ho chiesto a Graziano chiarimenti e che, essendo nè io e nè lui di Bolzano, linguaggi di questo tipo danneggiavano e danneggiano il PD, non solo calabrese, e favorivano e favoriscono , quasi ce ne fosse bisogno, un attenzionamento della magistratura nei nostri confronti. Ho fatto notare ancora, al commissario, il perché si usasse un tale linguaggio nei confronti del PD calabrese ed ho chiesto perché di fronte a fenomeni degenerativi (come avvenuto in Puglia , dove sono stati sospesi i congressi) o ad Avellino (dove la notte prima del congresso gli iscritti sono passati da 4.000 a 10.0000), nei confronti dei compagni e dirigenti di quella regione o di quella provincia ad ogni livello non si usasse, giustamente perché sbagliato, lo stesso linguaggio. Sono stanco ed indignato che si rappresenti la mia Regione ed il mio partito solo come problema di ordine pubblico o di "Capo Bastoni" e le nostre riunioni politiche solo come risse o "aggressioni". Ho rispetto dei commissari e del partito nazionale ed è per questo che esigo e pretendo rispetto per me e per gli uomini e le donne del partito calabrese . Lo dico soprattutto perché ho fatto numerose battaglie in Calabria, sempre e soltanto nel partito contro alcune forme degenerative che vi sono state. Aggiungo, per essere chiari sino in fondo, che spesso il gonfiamento del tesseramento veniva certificato dagli organi nazionali interessati a rafforzare le proprie correnti o ad eleggere i segretari nazionali.

Forse - conclude De Simone - avremmo fatto bene per il nostro Partito  e per la Calabria tutta, non riprendere e fare circolare sulla rete solo i filmati ed i momenti concitati dell'assemblea, ma sarebbe stato più opportuno e produttivo rendere pubblica la discussione politicamente ricca e partecipata che vi è stata e che da molti anni a causa del commissariamento mancava nel Partito cosentino e calabrese".

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