Molte le novità emerse nelle ultime ore rispetto alle urne in programma sabato per il rinnovo del Consiglio provinciale. Circolerebbe, per esempio, un sondaggio negli ambienti politici dell’Ente rispetto al quale cinque seggi riuscirebbe a strapparli il Pd (Provincia democratica), due la lista collegata al centrosinistra (Insieme per la Provincia), quattro la griglia composta da Forza Italia e Udc (Cosenza Azzurra), due l’elenco riconducibile sempre al centrodestra e formato da Fratelli d’Italia e Lega (Ad Maiora), e uno il movimento di Orlandino Greco, Italia del Meridione. Ne resterebbero altri due da assegnare, considerando che i delegati da eleggere sono 16. E sempre in base a queste indiscrezioni rappresenterebbero dei posti definiti fluttuanti, pronti per accaparrarseli l’una o l’altra delle coalizioni in campo. Se fosse così, nonostante il centrosinistra dovesse portare a casa dai sette agli otto scranni, non avrebbe più la maggioranza granitica che si registra attualmente nell’assemblea, anche perché IdM, seppure viaggi in autonomia, gravita comunque intorno alla galassia del centrodestra. La competizione di sabato, ad ogni modo (si vota dalle 8 alle 20), è propedeutica alla nomina del presidente, la cui elezione è prevista nel prossimo mese di febbraio. Già, in quanto l’inquilino di piazza 15 Marzo, Franco Iacucci, è dimissionario poiché ha superato lo scoglio delle regionali e tra qualche mese bisognerà scegliere il sostituto di Iacucci. Tanti i nominativi sul piatto della bilancia. In casa del centrosinistra si vocifera che il più votato tra i sindaci in gara anche per un posto nel civico consesso, possa avere, successivamente, una sorta di prelazione rispetto alla candidatura per la guida dell’ex palazzo del Governo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza