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Rende, Riformisti e Italia del Meridione firmano il patto anti-Manna

Grandi manovre già in corso a due anni da ritorno a voto. Definite anche le principali linee del programma politico

Cambia la geografia politica nel Consiglio comunale? Cosa succede fuori dal perimetro consiliare? A Rende – sembra quasi paradossale considerato il timing di fine legislatura previsto tra due anni – si è in piena campagna elettorale. Due le notizie dei giorni scorsi che forniscono una sorta di termometro e di conferma alle supposizioni precedenti. La prima riguarda il passaggio di Marisa De Rose nelle fila del Laboratorio civico. La seconda il cambio di Rachele Cava che abbandona Forza Italia per iscriversi al gruppo misto. Per entrambe nessuna motivazione politicamente forte e di allontanamento dal progetto Manna. Ragione per cui dunque il sindaco, dal punto di vista dei numeri, può dormire sonni tranquilli. Tra le opposizioni da registrare il piccolo terremoto nel gruppo di Innova che ha deciso di dividere le strade politiche tra loro ed il consigliere Michele Morrone. Non si escludono novità anche in questa direzione nelle prossime ore.

Fuori dal Consiglio invece sembra sussista un fermento straordinario con ex consiglieri, ex assessori e addetti ai lavori alle prese con l’elaborazione di una proposta unica. Si riuscirà? Anche Sandro Principe si muove. «Nel corso di un importante incontro, che s’è svolto tra le delegazioni della Federazione Riformista di Rende (Insieme per Rende, Rende Riformista, Rende Avanti, Riprendiamoci Rende, e Laboratorio Politico “Carlo Rosselli”) e dell’Italia del Meridione, è stata confermata l’intesa politico-programmatica in prosecuzione dell’accordo tra le due forze politiche già raggiunto nel primo turno delle amministrative del 2019», si legge in una nota.

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