Non è bastato il passo indietro praticato dai due candidati alla segreteria provinciale del Pd per sciogliere l’intricata matassa sul congresso. Passo indietro nel senso che tanto Antonio Tursi, quanto Maria Locanto, hanno ritirato i ricorsi depositati da entrambi all’indomani della presentazione delle firme a corredo della loro discesa in campo. Da quel giorno, in pratica, la macchina organizzativa si è inceppata, soprattutto a livello nazionale, la cui commissione dei garanti ha impiegato settimane per emettere un verdetto, mai arrivato, per giunta. È come se sull’assemblea fosse calato il silenzio, dopo essere stata rinviata già tre volte. Ma tant’è. Nel frattempo il commissario della Federazione bruzia, Francesco Boccia, pare abbia ricevuto l’incarico di seguire anche il partito in Puglia, lasciando intendere a possibili nuovi risvolti in riva al Crati. Di certo, al momento, c’è che l’organismo regionale dei democrat, coordinato dal neo referente calabrese, Nicola Irto, ha comunicato, di recente, lo svolgimento dei congressi nei comuni sotto i 15mila abitanti, in modo da non perdere il contatto con gli iscritti, dal momento che il tesseramento si è chiuso di recente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza