Si riapre, dunque, la partita delle candidature. È come se il Pd non riuscisse a stare senza un obiettivo da perseguire. Tramontata la corsa alla Provincia, infatti, le cui urne hanno dato ragione al centrodestra, ecco ripresentarsi la sfida tutta interna al Partito democratico, la quale si sarebbe dovuta già concludere: la guida della Federazione (si vota dal 6 all’8 maggio).
Invece i molteplici rinvii, la saga dei ricorsi e le riunioni fiume andate in scena nelle segreteria romane, hanno compromesso un viatico che negli altri capoluoghi calabresi si sono buttati ampiamente alle spalle. Ma tant'è. L'azzeramento della fase congressuale, decretato nei giorni scorsi dalla commissione nazionale di garanzia, ha rimesso tutto in gioco, invalidando le velleità di chi guardava fiducioso alla Federazione bruzia, appunto. Nel qual caso il sub-commissario, Maria Locanto, e il presidente del movimento Controcorrente, Antonio Tursi, che nella speranza di accelerare sulla tabella di marcia, avevano anche ritirato gli esposti inoltrati agli stessi garanti imbastiti all'indomani della presentazione delle liste.
Erano loro due i pretendenti pronti ad afferrare le redini del Pd in riva al Crati, ma dopo le decisione assunte nella Capitale di riannodare il nastro e ricominciare da zero, la Locanto ha ufficialmente praticato il passo indietro, mentre Tursi mostra ancora qualche indecisione. Dubbi che, però, potrebbe fugare domani in occasione di un incontro fissato per le 17 nella sede della Cgil in piazza della Vittoria, organizzato dalla componente dei Ricostituenti, riconducibile all'ex consigliere regionale, Mario Franchino, e dal movimento di Tursi.
Dall’altro capo del Pd, intanto, quello della neonata commissione provinciale per il congresso, composta, oltre che dalla Locanto, dal braccio destro del commissario, Francesco Boccia, Riccardo Tramontana, Mimmo Bevacqua, Enza Bruno Bossio e Franco Iacucci, si apprende di un ritiro dell’altro sub-commissario, Aldo Zagarese. Alcuni dicono voglia cambiare aria, altri che potrebbe figurare nella lista dei candidati alla segreteria. Il tempo dirà.
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