Tutte le strade portano a Roma. Anche quelle che dovranno condurre alla segreteria provinciale del Partito democratico. Non a caso il commissario in carica dei dem bruzi è il deputato e responsabile Enti locali del Nazareno, Francesco Boccia, uno dei generali della stagione targata Enrico Letta. Il quale, evidentemente, vuole continuare a mantenere più d’un occhio su quanto avviene all’ombra del castello Svevo. Roma sta seguendo da vicino l’iter congressuale, come dimostrano anche i ricorsi e gli interventi della commissione nazionale di garanzia.
Ieri, come anticipato su queste colonne, è stata una giornata intensa di confronti e discussioni sulle candidature per la segreteria provinciale che d’altronde dovranno essere presentate entro sabato mattina. Tra i protagonisti delle discussioni, il vice presidente del consiglio regionale e ultimo presidente della Provincia del centrosinistra, Franco Iacucci, e il capogruppo dei dem a Palazzo Campanella Mimmo Bevacqua. Sono anche due pezzi da novanta, e pure qualcosa in più, delle due gradi anime interne al Pd cosentino: gli ex Ds e gli ex Margherita. L’obiettivo dichiarato di tutti è arrivare a un candidato unitario che dia un segnale chiaro all’esterno e ce n’è tanto bisogno dopo la batosta della Provincia, garantisca pieno mandato al segretario che verrà e metta nell’angolo la candidatura autonoma di Antonio Tursi che ha già depositato le sue firme e non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro. Anzi. Anche il giovane professionista ieri pomeriggio è stato impegnato in dialoghi, confronti e trattative a iosa.
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