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Congresso Pd a Cosenza, l’ipotesi ballottaggio che spaventa i big

Il secondo turno sarà necessario se nessuno dei tre candidati conquisterà almeno 31 dei 60 delegati dell’assemblea provinciale

Appuntamento a lunedì. Completata sabato 23 la partita legata agli aspiranti segretari con la presentazione di tre candidature (Salvatore Monaco, Vittorio Pecoraro e Antonio Tursi), adesso c’è da ufficializzare le liste, legate alla tròika, per l’elezione dei componenti l’assemblea provinciale: sessanta i membri da scegliere, che avranno un ruolo chiave perché spetterà a loro indicare prima il presidente del partito e poi il segretario provinciale. Se nessuno dei tre candidati conquisterà 31 delegati, sarà necessario il ballottaggio per il quale voteranno proprio e solo i 60 delegati, tra l’altro a scrutinio segreto.
La provincia di Cosenza è stata organizzata in quattordici colleghi, ciascuno dei quali eleggerà un numero già stabilito di delegati.
Le quattordici circoscrizioni sono Alto Tirreno cui spettano 3 delegati, Medio e Basso Tirreno (7 delegati), Esaro (3 delegati), Pollino (5 delegati), Alto Jonio (4 delegati), Destra Crati (7 delegati), Piana di Sibari (4 delegati), Basso Jonio (2 delegati), Presila (7 delegati), Savuto (4 delegati), Serre (3 delegati). Sono 12, invece, 4 a testa, i delegati che aspettano alle tre gradi realtà urbane della provincia: Cosenza, Rende e Corigliano Rossano.

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