Potrebbero essere i giorni dei trasformisti. Consiglieri comunali ed esponenti politici pronti a cambiare casacca e ad abbandonare di punto in bianco quelle che per anni sono state convinzioni e ideologiche. Ma oggi di quanto sta accadendo a Paola non si stupisce più nessuno. Anche e soprattutto per quello che è successo cinque anni fa quando Roberto Perrotta si è candidato a sindaco in una coalizione che si è sgretolata in appena due anni e mezzo quando il primo cittadino è stato costretto ad apportare le prime modifiche alla sua squadra amministrativa per i vari mal di pancia che si stavano registrando. Sono saltati in meno di quattro anni e mezzo gli assessori Francesco De Cesare, Francesco Città, Tonino Cassano, Emilio Mantuano e Ernesto Trotta. L’unico componente di giunta che ha resistito in cinque anni è stata Marianna Saragò. Cambiamenti in Esecutivo che in ogni caso non hanno portato poi a quella stabilità politica auspicata. Perrotta in ogni caso potrebbe adesso lasciare. Non è chiaro se tirerà fuori l’ennesimo gioco di prestigio per rafforzarsi o andare a portare acqua a qualche mulino. Sta giocando le sue ultime carte. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza