Il consiglio comunale ha dichiarato il dissesto finanziario. Ma la maggioranza fa trasparire con assoluta chiarezza, la propria serenità. «Ne usciremo fuori nel migliore dei modi, non graveremo come si vorrebbe far capire e credere, sulle tasche dei cittadini, non perderemo finanziamenti pubblici e continueremo a lavorare uniti e coesi, fino alla fine del mandato nel 2026, operando come abbiamo sempre fatto, nell'esclusivo interesse della popolazione». Il paese, ha vissuto un'assemblea fiume, terminata alle 22 e con oltre quattro ore di discussioni, botta e risposta, tensioni e qualche parola in più, che ha visto la presenza di tanti, tantissimi cittadini, intervenuti per conoscere e giudicare i fatti. Il tutto, dopo l'anteprima, rappresentata da ben quattro assemblee in piazza Giovanni XXIII, due della maggioranza, una dell'opposizione e l'altra dell'ex sindaco Mario Melfi, e da tanti manifesti affissi e distribuiti, purtroppo alcuni di una gravità inaudita, con frasi irripetibili che fanno rabbrividire, nonchè calunnie e malignità di ogni genere contro amministratori, persone e famiglie intere, e peraltro fatti circolare in forma anonima, dai quali si sono dissociati tutti i gruppi politici. Stavolta è stata la massima assise comunale convocata dal suo presidente Daniele Santagata a “raccontare” ai cittadini i fatti, ognuno naturalmente con visioni politiche differenti, che hanno provocato il default finanziario del Palazzo di città.
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