Forse non è mai tramontato. Ma ultimamente riposto nel cassetto dei ricordi. Eppure il metodo delle primarie afferisce di diritto al Partito democratico, coniato negli anni e diventato il segno distintivo di una compagine politica le cui molteplici anime hanno poi favorito altri percorsi. Oggi a tirarlo fuori da quello stesso cassetto è il neo segretario provinciale del Pd, Vittorio Pecoraro, che lo ritiene sistema imprescindibile in occasione delle consultazioni amministrative. In pratica, quando si ripresenterà il momento di eleggere un sindaco, per esempio, il ricorso alla selezione interna allo scopo di scegliere il candidato, scatterà automaticamente. Almeno queste sembrano essere le intenzioni dell'inquilino della Federazione bruzia, pronto a bandire le logiche del passato e inaugurare la stagione del rinnovamento. La strada è tracciata, insomma, e troverà contezza martedì prossimo attraverso la celebrazione degli ultimi congressi nei circoli. Pecoraro, vicepresidente dell’internazionale giovanile socialista, ha esordito sulla poltrona del quartier generale bruzio introducendo fin da subito delle regole ben precise da seguire, buttando l’occhio pure al futuro e rispolverando, appunto, il criterio delle primarie. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza