Partito democratico di San Giovanni in Fiore nella bufera. Decaduti tutti gli organi cittadini
Pd nella Bufera! Da ieri, infatti, sono decaduti tutti gli organi del Pd cittadino, dopo che la Commissione nazionale di Garanzia con provvedimento 28/22 del 14 luglio ha deliberato la decadenza del direttivo e del segretario del Pd cittadino di San Giovanni in Fiore. Una brutta storia che mortifica un partito che per oltre 60 anni ha avuto ruoli di guida nella cittadina silana, oltre che avere espresso buone pagine di storia politica. Che il congresso, più volte rinviato, non vivesse una celebrazione tranquilla e non badasse ai progetti politici attuali e a lungo respiro era noto; ma che si arrivasse a questa frammentazione era davvero poco pensabile. Ed a fare “scoppiare” il caso San Giovanni è stata la carta di credito, con cui sono state pagate – in alcuni casi – più di tre tessere (quasi a rimembrare le vituperate stagioni, mai terminate?, dei pacchetti-tessere collegati a quella corrente politica piuttosto che ad un’altra: ndc), violando la normativa. A quel punto Domenico Lacava che correva per la segreteria e antagonista di Salvatore Lammirato, con altri iscritti presentò ricorso. Senza che in tempi utili accadesse nulla. Così il 7 maggio scorso alla vigilia dell’ormai famigerato congresso ritirò la propria candidatura e Lammirato fece il pieno con 163 voti su 168, mentre chi propendeva per Lacava disertò il voto. Un bel dire, con un Pd sotto i riflettori e privo della certezza se il congresso fosse o meno legittimo. Sino al 27 maggio scorso quando la senatrice Silvia Velo, presidente della Commissione Nazionale di Garanzia “certifica” che dei 344 iscritti, 64 hanno violato la normativa e dunque gli iscritti sono 297 mentre 52 tessere vanno annullate e restituite le somme ai singoli. Insomma, un putiferio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza