Si è concluso con la deliberazione del rinnovo della convenzione di adesione alla Stazione unica Appaltante (SUA) di Cosenza con il voto quasi unanime dei consiglieri comunali (si è astenuto solo il consigliere della Lega Costantino Baffa che ha fatto presente come la Stazione unica appaltante poteva essere istituita nello stesso comune senza ricorrere a quella di Cosenza). La maggior parte della seduta è stata dedicata al punto riguardante la “programmazione eventi culturali - Contributi economici e patrocinio comunale”, argomento richiesto dai gruppi consiliari di minoranza. Sull’argomento i gruppi di opposizione si sono sbizzarriti sollevando una serie di eccezioni e puntualizzazioni a partire dalla differente distribuzione degli eventi tra centri storici e località marine, alla doppia programmazione di uno stesso evento ripetuto nelle due ex città. Eccezioni sono state sollevate anche per quanto riguarda l’opportunità di avere finanziato alcune iniziative ad associazioni vicine all’amministrazione comunale. Nel finale scoppiettante sono intervenuti Vincenzo Scarcello che ha sollevato la storia del finanziamento di iniziative ad associazioni vicine al sindaco ed all’amministrazione comunale facendo presente che in altri tempi Stasi aveva definito il metodo come interventi agli amici degli amici. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza