Negli anni 2000 l'amministrazione comunale di Rende aveva oltre 200 dipendenti; il comando dei vigili urbani era composto da 40 unità. Oggi i dipendenti sono circa 130 e i vigili sono esattamente 14. L'età media? Intorno ai 55 anni. Numeri che, da soli, sintetizzano una situazione che definire precaria diventa quasi un eufemismo. Eppure da anni si attendono concorsi e possibilità per incrementare il personale finora solo annunciati.
«Fino agli anni duemila erano pochi i vincoli ai quali si dovevano attenere le pubbliche amministrazioni», spiega l'assessore Domenico Ziccarelli. L'amministratore si "sfoga" sui social per lanciare l'allarme. «Oggi la burocrazia, sia quella contabile che amministrativa, soffoca la politica. Prima c'erano i partiti, che selezionavano i futuri amministratori; con la fine dei partiti la politica ha ceduto il passo ai movimenti civici, ed oggi, nonostante a Rende i consiglieri comunali, anche senza esperienza, si fanno in quattro per dare lustro alla città, si paga anche questo scotto», la sua riflessione. «Prima arrivavano denari dai tributi e dallo Stato, oggi, in modo particolare negli ultimi anni, la crisi economica, la pandemia e per ultimo la guerra sta condizionando i programmi delle amministrazioni comunali», scrive.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Caricamento commenti
Commenta la notizia