I nomi della discordia. Non a tutti sono piaciute le anticipazioni del sindaco Manna sulla nuova toponomastica cittadina. Da Dionesalvi a Cornacchioli passando per Nicola Calipari. Proprio sul nome di quest’ultimo, che dovrebbe avere intitolata la piazza di Lourdes, la Fed riformista ha alzato subito le barricate politiche. «Discorrendo del piano della nuova toponomastica il sindaco di Rende ha usato il termine “rivoluzione”. Se il riferimento è alla sola toponomastica, impostata con tutta evidenza per perseguire intenti clientelari e per suscitare benevolenza, senza tema di smentita potremmo dire che si sfiora il ridicolo, facendo il paio con la barzelletta, raccontata da Manna e dal suo vice, di far divenire il parco Robinson, a noi tanto caro, “il parco più grande d’Europa”». «E, se invece, il termine “rivoluzione” fosse riferito alla più generale attività della giunta Manna, non può cadere in dubbio che la medicina entrerebbe prepotentemente in campo. Allo stato – sottolineano i riformisti – siamo portati a pensare che sia più probabile la prima ipotesi; anche perché, proprio il sindaco Manna ha tentato di far capire, a quanti non conoscono la realtà rendese, che inaugurava una nuova strada in località San Gennaro, mentre in realtà ha provveduto a far installare una semplice targa. A San Gennaro, infatti, la rete stradale è rimasta quella realizzata dai riformisti tanti anni fa». Tornando alla toponomastica, «per il momento», i principiani si limitano «ad ammonire il sindaco affinché non si permetta di proporre di cambiare nome alla piazza intitolata alla Vergine di Lourdes, a cui sono devotissimi i cittadini di Roges e della città intera, revocando eventuali atti emessi in tal senso». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza