Atti, delibere, concessioni, affidamenti e gare: il lavoro della commissione di accesso antimafia, guidata dal prefetto Antonio Reppucci, procede a passo spedito. Il gruppo di lavoro, del quale fanno parte il tenente colonnello Dario Pini e il vicequestore Giuseppe Zanfini, dispone di una stanza all’interno del palazzo municipale dentro la quale è custodito tutto il materiale oggetto di esame e approfondimenti. La stanza, chiusa con una nuova serratura fatta apporre dai commissari, custodisce tutta la documentazione fino al momento acquisita.
I commissari avrebbero già proceduto ad alcune audizioni sul cui contenuto non filtrano però indiscrezioni. Gli “specialisti” nominati dal prefetto Vittoria Ciaramella affiancati anche da un consulente avranno ancora bisogno di tempo per concludere il loro impegnativo e per nulla scontato lavoro. Sarà pertanto chiesta una proroga dei termini che scadrebbero a dicembre. Ciò significa che gli esiti degli accertamenti verranno contenuti in una relazione finale destinata alla Prefettura, e da qui, al ministro degli Interni nel marzo prossimo.
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