Lo scontro ideologico sulle due rotatorie e la retromarcia annunciata dal Comune nasconde, in verità, la grande ed oggettiva difficoltà nel rastrellare uomini e mezzi che l’amministrazione rendese vive ormai da tempo. Un piano traffico che non c’è e soprattutto la carenza atavica dei vigili urbani in giro per le strade della città. L’assessore delegato, Domenico Ziccarelli, spiega la variazione in corso d’opera in via Kennedy: «Le ruspe sono all’opera per portare la rotonda al centro della carreggiata. Era stata disegnata male, ora verrà sistemata per come sarebbe dovuta essere senza quello spigolo di cui tanto si è discusso». Per l’altra, quella su via Don Minzoni, occorrerà attendere qualche altro giorno in attesa del sole e della segnaletica da apportare.
C’è, poi, una falla nell’organico della Municipale: «Dai 43 degli anni 2000 ai 14 di oggi. Un personale ridotto al lumicino che potrebbe ulteriormente restringersi con altre tre unità in procinto di andare in pensione. Senza dimenticare alcuni con contratto part-time. La legge regionale prevede un vigile per ogni 700 abitanti, non residenti. A Rende, considerando i 70 mila abitanti che gravitano quotidianamente in città, servirebbero almeno altre 60 unità impiegate sul campo. Il problema dei vigili è alla base della viabilità», rimarca Ziccarelli. «Sono il nostro biglietto da visita, ma non possiamo chiedere loro di più, rispetto alla mole di lavoro che quotidianamente svolgono sulle strade locali. Oggi abbiamo solo due pattuglie, non dimentichiamo che devono occuparsi dei rilievi, delle mille altre competenze che vanno dai reati ambientali, all’urbanistica, al commercio ed al randagismo. Solo per questo mi preme ringraziare personalmente il comandante Alfredo Ferraro e tutti i suoi uomini».
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