«Non bisogna perdere tempo. I provvedimenti hanno rallentato oggettivamente l'opera che stiamo portando avanti. Quindi da subito ci mettiamo in moto». Marcello Manna non ha perso ulteriore tempo. Ieri mattina, sabato, è tornato ufficialmente a sedere sulla poltrona del primo piano, quella del sindaco di Rende. Ha voluto svolgere anche una giunta insieme agli assessori e subito dopo si è rimesso al lavoro. È la seconda volta che in pochi mesi viene allontanato e poi torna a fare il sindaco. «Per me sono misure interdittive che interrompono percorsi che dovrebbero essere controllati con maggiore attenzione. Ogni tanto ci sono errori che, in questo caso, ricadono sulla comunità più che sul singolo cittadino. Se è così, diventano ancora più gravi», specifica il primo cittadino. Se il Sindaco Manna è stato reintegrato, l'avvocato Manna è oggetto a Salerno di una inchiesta per corruzione. Se venisse condannato il 12 maggio si dimetterebbe da sindaco? «Non mi pongo il problema se c'è un errore giudiziario, mi auguro solo che ciò non avvenga», sono le sue precise parole in merito alle altre vicende giudiziarie. Il primo cittadino, dunque, dopo quattro mesi è tornato a solcare il territorio rendese. «Non ho mai avuto dubbi sulla revoca della misura cautelare, la mia preoccupazione era legata solo ai ben noti tempi della giustizia», ha poi aggiunto. Mai pensato allora alle dimissioni? «No, nel modo più assoluto», risponde anche ai microfoni del Tgr Calabria dopo qualche ora. Ed ora? Il pensiero, secondo i soliti bene informati, è incentrato su due pratiche politico-amminsitrative su tutte: l’uscita dal predissesto, per cui si attende l'ufficialità ormai da più mesi e soprattutto il Psc. Una parte della maggioranza pare sia ringalluzzita dopo aver appreso il ritorno del "capo" politico. Chissà possa bastare questo sussulto per provare a portare in aula lo strumento urbanistico. Non è facile ed i numeri restano sempre quelli, con le incompatibilità e le paure di alcuni consiglieri che non dovrebbero neppure presentarsi nella pubblica assise. Consiglio comunale, peraltro, convocato per il prossimo 5 aprile alle 9,30 con tre punti all'ordine del giorno. Tutte pratiche legate al Bilancio però. Niente forzature per il momento. A proposito di giunta, invece, anche Annamaria Artese ha ripreso possesso della stanza e del ruolo, compreso quello di vicesindaco. Tramontana l'ipotesi Franchino De Rango, quella cioè dell'azzeramento in tempi stretti, l'intenzione - al momento - è quella di non cambiare nulla. Stessi uomini e stesse donne, tranne Clelia Badolato ai Lavori pubblici nominata da De Rango solo qualche giorno prima.
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