L’amministrazione comunale è a un bivio. Ci sono documenti contabili - bilancio consuntivo e bilancio di previsione - da portare in consiglio comunale entro 30 aprile e 31 maggio. I tempi sono stretti ed in ogni caso per il rendiconto ci sono degli adempimenti preliminari in giunta da approvare che sono adesso abbondantemente scaduti. Considerato che il 30 aprile cade in giorno festivo attualmente il termine ultimo è il 2 maggio. A meno di ulteriori proroghe dal Ministero si rischia a questo punto di dichiarare il dissesto per evitare lo scioglimento del Consiglio comunale. In effetti come previsto dal regolamento la mancata approvazione del rendiconto entro i termini previsti porta al decadimento del Consiglio comunale; a meno che, appunto, non si dichiari il dissesto.
Per una serie di motivazioni legate anche allo stato delle finanze dell’ente - che si trova in deficit strutturale - anche se manca ancora l’ufficialità e salvo proroghe ulteriori del Mef - sembra che ci si stia indirizzando verso una nuova dichiarazione di default dopo solo dieci anni dalla precedente che è costata non poco alla città. Le conseguenze di quella votata in Consiglio comunale nel 2013 hanno portato il Comune ad accedere a un mutuo le cui rate verranno pagate ancora per almeno un decennio.
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