Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Polveriera Rende: “Comune verso lo scioglimento, silenzio di Pd e centrodestra”

«Se Rende è questa, allora lo scioglimento per eventuali ed evidenti infiltrazioni mafiose diventa inevitabile dal momento che stanno tutti chiusi nel “fortino” esponendo la città alla imminente degenerazione della sua reputazione». Quattro associazioni del territorio prendono posizione. Si tratta di “Missione Rende”, “La Primavera di Rende”, “Rende l’Idea” e “RendeSì”. Spiegano che «non avremmo mai immaginato di trovarci di fronte alla reiterazione di siffatti comportamenti istituzionali, tutt’altro che responsabili e rispettosi verso la volontà popolare, per porre fine ai quali non rimane il male minore per la nostra città, la più moderna, ricca e bella della Calabria, Rende ovviamente». E men che meno potevano immaginare di far coincidere questo «male minore» con lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Eppure, «la misura è talmente colma ormai che non si vede altra via d’uscita che piazzare uomini dello Stato, e in divisa, dentro il municipio di via Rossini». Solo così, «con una gigantesca e severa “bonifica”, non senza gravi conseguenze per tutti, sarà possibile un giorno ripartire e ripartire da Rende restituita ai rendesi, per i rendesi, per il progresso e il futuro di tutta la Calabria. Non serve, o serve comunque a poco, oggi piazzare la sterile bandierina dell’“io lo avevo detto” o peggio ancora della gara al primo che mediaticamente si fa sentire nella speranza di incassare vox populi. Il nostro pensiero, comune ad altri, lo abbiamo già scritto a tempo debito. C’è ben poco da pensare, ora come ora, al ritorno propagandistico o persino elettorale, siamo in un'altra e drammatica fase, purtroppo. La condanna di Salerno è fattore assolutamente secondario rispetto a quello che, con totale umiltà e modestia, ci sforziamo di ripetere da mesi. Rende è attualmente una città sotto il profilo etico e morale a pezzi, frantumata. Un perimetro urbano ed evocativo totalmente dominato da questioni che nulla hanno a che vedere con la vita civile e democratica della nostra comunità», affermano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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