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Cosenza, città unica: «volontà popolare resta sovrana»

I consiglieri di centrodestra che hanno firmato la modifica alla normativa regionale smentiscono la narrazione dei sindaci

La città unica è un libro di ferro e di polvere livida che ogni giorno allarga le smagliature di un mondo in fibrillazione. Per ascoltare il rumore di questa rivoluzione bisogna affacciarsi direttamente sulle città destinate a cambiare nella forma e nella sostanza. E da lì, dai territori, tentare di stemperare l’ansia rinnovatrice della nuova realtà territoriale che s’irradia sul fronte dell’autonomia. I sindaci non l’hanno presa bene, Franz Caruso l’ha presa malissimo. Sono pronti alla resistenza per evitare che la geografia politica venga deformata da questa normativa «calata dall’alto». L’illusione di indipendenza rischia di sfumare in mezzo alle pieghe del nascente progetto di fusione risalito direttamente direttamente dalla volontà della maggioranza di centrodestra alla Regione. Serviranno decisioni illuminate in grado di guardare a un futuro d’insieme senza, tuttavia, mai perdere di vista il passato autonomo di Cosenza e delle città di Rende e Castrolibero che si preparano all’abbraccio.
La sterilizzazione del ruolo degli enti locali ha corroso e reso arido il cordone dei rapporti tra istituzioni. E l’erosione è evidente anche nella comunicazione ufficiale. Le dichiarazioni di Franz Caruso accendono tensioni dentro e fuori la politica. Una prosa che ritorna nella replica dei consiglieri di maggioranza, firmatari della proposta di legge. Gianluca Gallo, Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Lucia De Francesco, Giuseppe Graziano, Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino e Pietro Molinaro reagiscono all’ardore del primo cittadino di Cosenza: «La modifica alla legge regionale approvata lunedì scorso a Palazzo Campanella non cambia l’iter legislativo e referendario sulla fusione dei comuni. Anzi, lo perfeziona senza snaturare il valore referendario che è consultivo da dettami costituzionali e non reso tale dal Consiglio regionale come qualcuno sostiene. È doveroso tornare sull’argomento e smentire con forza e chiarezza le false dichiarazioni del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, nella speranza che le sue parole siano dettate da una distratta lettura del testo. Lo invitiamo, nel rispetto istituzionale e professionista forense ad approfondire l’argomento senza confondere i cittadini».

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