Dal Psc al Pd. Poche differenze nelle parole, molte polemiche nel merito. Le esternazioni del capogruppo regionale Pd, Bevacqua, sulla fine “politica” dell’esperienza Manna non ha trovato indifferente la Federazione provinciale guidata da Vittorio Pecoraro. «Senza voler proseguire in sterili polemiche interne, riteniamo che il consigliere regionale Bevacqua debba tenere conto del suo ruolo di importante sostenitore del sindaco Manna negli ultimi 10 anni prima di formulare analisi sul futuro di Rende e accusare il Pd di essere troppo indulgente verso questa amministrazione», si legge in un duro comunicato del provinciale. «Sarebbe opportuno che chiarisse in modo inequivocabile perché persone appartenenti alla sua autodefinita “corrente” hanno ricoperto ruoli esecutivi di rilievo nell’amministrazione di Rende e perché lo stesso Bevacqua ha beneficiato del sostegno elettorale da parte di segmenti della maggioranza Manna, con rapporti intensi e diffusi anche con dirigenti del Pd rendese eletti al congresso cittadino 2022, che oggi disconosce», l’attacco tutto interno del partito. Per la Federazione, «appare troppo facile abbandonare la nave ora e denunciare il possibile naufragio dopo essere stato nella sala dei comandi per anni, aprendo anche le porte del Consiglio regionale a molti sostenitori passati e presenti dell'amministrazione Manna. Chiediamo a Bevacqua di assumersi le sue severe responsabilità su Rende senza addossare colpe ad altri e lo esortiamo nuovamente a mantenere coerenza nelle sue azioni. Ad esempio, avevamo precedentemente sollecitato il consigliere Bevacqua a interrompere le sue conferenze in collaborazione con il presidente della Regione Occhiuto, che si svolgono praticamente senza contraddittorio e con toni agiografici per la Giunta, trasformando così l’opposizione in un megafono della destra. Per noi è chiaro, fare eventi con Occhiuto e poi non partecipare agli eventi sullo stesso tema a Cosenza con il segretario regionale Nicola Irto, è preludio di una scelta di campo». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza