Sarà un processo lungo, ma a differenza di quando se ne parlava tanto per poi non approdare a nulla, questa volta sembra che intorno al progetto di città unica si sia sviluppato un dibattito aperto e plurale, foriero, nonostante le diversità di vedute, di spunti interessanti. Al momento la partita tra favorevoli e contrari è ferma su un sostanziale pareggio, e non potrebbe essere altrimenti dinanzi a una trattativa iniziata solo di recente.
Ad avviarla l’allora capogruppo della Lega alla Cittadella, Simona Loizzo, oggi deputato del Carroccio, la cui sfida sulla costituzione di un nuovo comune frutto della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero è stata poi raccolta dai colleghi del centrodestra, pronti a tradurla in proposta di legge regionale. Un provvedimento, comunque, che a tanti non piace, soprattutto nella impostazione metodologica. L’invito a riscriverlo, magari attraverso la stesura di uno studio di fattibilità, è arrivato, proprio di recente, dalla Cgil di Cosenza, per esempio, così come dall'Associazione Dossetti e da numerosi organismi territoriali presenti oltre il Campagnano. Ma non manca chi considera il percorso intrapreso la porta verso un futuro amministrativo dalle innumerevoli ricadute positive. E così la commissione Affari istituzionali della Regione, presieduta da Luciana De Francesco, ha pensato bene di raccogliere le varie opinioni per eventualmente emendare e arricchire di ulteriori contenuti l’indirizzo legislativo, che dovrebbe concludersi il 1. febbraio 2025.
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