Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

A Cosenza la metroleggera è... fuori binario. Caruso: “Occhiuto, basta melina”

È una guerra di emozioni e di tensioni. Uno scontro istituzionale che sembra inseguire uno spartito più che un pensiero. La città unica è il peccato originale che si trascina dietro una tempesta. Un mare sempre più increspato da Cosenza a Catanzaro. Una lite perenne, praticamente, su tutto. La fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero ha rimesso in discussione l’ubicazione del nuovo ospedale che non è più certa a Vaglio Lise. Anzi, sembra chiaro che l’hub della sanità provinciale sia destinato a sbocciare altrove. Si parla dell’Unical ma la vecchia idea di costruirlo intorno all’“Annunziata”, in contrada Muoio Piccolo, in realtà, non è mai stata ufficialmente scartata a Catanzaro. Almeno dal governo di centrodestra. E la scelta di bruciare il progetto (ispirato dall’ex governatore di centrosinistra, Mario Oliverio) del polo sanitario nell’area dello scalo ferroviario è diventata la miccia a combustione lenta che ha fatto saltare in aria i pilastri della diplomazia su cui si pensava di poggiare i progetti delle grandi opere. I malumori sono palpabili e i veleni corrodono gli schemi secondo gli oscuri misteri della politica. Nello scontro tra poli (perché di questo si tratta), entra in gioco anche la mobilità che riporta a galla uno dei fantasmi del passato: la metroleggera. Un’altra spina nel cuore di Palazzo dei Bruzi. E Franz Caruso denuncia la “melina” del governatore: «Non è più rinviabile per i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero la redazione del Piano Urbano del Traffico e del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Strumenti di programmazione indispensabili per offrire ai cittadini servizi moderni, attraverso efficienti collegamenti tra i punti di interesse strategico nell’area urbana. Purtroppo, ad oggi dobbiamo registrare dei ritardi dovuti alla mancata chiarezza da parte della Regione sul destino della metropolitana leggera di superficie. Il presidente Roberto Occhiuto, anche su questa opera strategica, già finanziata ed appaltata, non può continuare a rimanere silente. Un’opera che, per come è facile immaginare, è dirimente per definire Put e Pums e la cui realizzazione sarebbe fondamentale per la modernizzazione del sistema di trasporto e della riorganizzazione urbana di una vasta area territoriale. In particolare, sono tuttora ignote le ragioni della sospensione dell’attività del tavolo tecnico regionale tra Regione ed Enti locali interessati, finalizzato a monitorare le fasi di realizzazione dell’opera». Lo afferma il sindaco Franz Caruso a sei mesi dalla presentazione dell’Ambito Territoriale del Tpl (Trasporto pubblico locale), che rappresenta un atto importante e propedeutico alla redazione dei Piani.

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