Resta ancora tanto lavoro da fare, ma ieri dal tavolo di confronto allestito nel quartier generale del Pd a Roma, è emersa la volontà di perseguire l'unità del partito in riva al Crati, compromessa, di recente, a causa delle diatribe nate tra la Federazione provinciale guidata da Vittorio Pecoraro e il gruppo regionale cosentino, rappresentato, alla Cittadella, da Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua. Una riunione comunque dai toni abbastanza accesi, franca e diretta, i cui malumori risalirebbero all’epoca della composizione della segreteria, poiché ampi pezzi del partito sarebbero rimasti ai margini del gruppo di lavoro. Dal Nazareno, ad ogni modo, è scaturito l’invito a ricomporre gli equilibri, mettendo fine alle polemiche e favorire il dialogo, come auspicato anche dal segretario regionale, Nicola Irto, presente all'incontro insieme alla coordinatrice nazionale dei democrat, Marta Bonafoni, a Giuseppe Peta, capo dell’organizzazione regionale del Pd e al presidente dell'assemblea bruzia, Maria Locanto. L’ipotesi di sfiducia o commissariamento al momento sembra essere scartata.
Chiesta, in pratica, un’assunzione di responsabilità da parte di tutti e una maggiore propensione a superare le incomprensioni quando queste si palesano. E, purtroppo, capita spesso nel Pd. Da indiscrezioni sarebbe anche emersa la possibilità di un azzeramento della segreteria, quando Pecoraro pare abbia avanzato l’idea di una rimodulazione, elaborando una proposta a stretto giro di posta. Alla fase interlocutoria, adesso, dovrebbe seguire la verifica sul campo, al netto degli appelli provenienti da tutte le altre anime afferenti alla coalizione di centrosinistra, che hanno sempre sollecitato un cambiamento reale e non di facciata. La strada ora sembra tracciata, non fosse altro perché alle porte bussano appuntamenti importanti con le urne e il Pd intende arrivarci pronto e preparato. Movimenti e forze politiche, insomma, puntano alla riorganizzazione interna.
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