Venti progetti. Finanziati per favorire l’inclusione sociale delle fasce più deboli attraverso l’attivazione di laboratori gratuiti. Chi ne sono destinatari? Neet, minori, donne vittime di violenza, persone in messa alla prova, anziani. I fondi impiegati sono quelli di Agenda Urbana e gli interventi riguardano la città vecchia e non solo.
Ma approfondiamo. Quale vita dopo l’esperienza in casa-famiglia? È la domanda che si è posta la Comunità Regina Pacis nell’ambito del progetto “Camminiamo insieme” per rispondere alla necessità di rendere autonome famiglie e figli che terminano un percorso di questo tipo. Sono previste quattro borse di studio per l’inserimento lavorativo di padri di famiglia o ospiti della struttura al raggiungimento dei 18 anni in aziende del territorio. Costituire un’Agenzia sociale per la casa è, invece, l’ambizioso obiettivo di Missione Famiglia che vuole attivare percorsi e processi per l’acquisizione di autonomia socio abitativa rivolti a migranti, persone che godono di protezione umanitaria, donne vittime di violenza, anziani, minori, ex detenuti.
Si vogliono riqualificare aree della città collocando soggetti fragili ed escludendo, nel contempo, la nascita di ghetti.
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